27 Aprile 1923 – Lelio Luttazzi nasce a Trieste.
Musicista, direttore d’orchestra, pianista, presentatore, attore, scrittore. Lelio Luttazzi ha attraversato la storia del nostro Paese passando con leggerezza da un secolo all’altro, osservando i cambiamenti del mondo e restando fedele a una visione della vita fatta d’intelligenza, impegno, professionalità, eleganza e gentilezza. Il Maestro Lelio Luttazzi costituisce certamente elemento fondativo della nostra cultura e della musica d’autore. Il suo primo grande amore: il Jazz. La vitalità del suo jazz e la sua grazia nell’improvvisare hanno creato un universo di suoni, mai formale, autentica espressione della sua personalità che travalica il tempo.
Nel 1950 Lelio è ormai un famoso arrangiatore e direttore d’orchestra, chiamato dalla sede Rai di Torino per dirigere l’orchestra radiofonica e crea per la prima volta in Italia, l’orchestra d’archi ritmica.
Una carriera lunga sessant’anni colma di successi. Dalla Radio, ricordando tra le tante la mitica Hit Parade, alla Tv protagonista di spettacoli che hanno fatto la storia della televisione italiana, insieme a Mina, Sylvie Vartan, Lionel Hampton, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong nelle vesti di show man, direttore d’orchestra, pianista jazz.
Musicista ma con due grandi passioni: il cinema e la letteratura. Scrive colonne sonore per il cinema, partecipa nel ruolo di attore a film importanti: da L’Avventura di Antonioni, a L’Ombrellone di Dino Risi, Oggi domani e dopodomani insieme a Marcello Mastroianni e tanti altri. Nei suoi 900 titoli depositati in Siae c’è tutto il segreto di un talento inarrestabile, guidato da un istinto che sa sempre dove andare, capace di incantare trenta milioni di telespettatori, un pubblico incredibile per quegli anni, suonando la nota giusta.
Nel 1970 tutto quello che è accaduto prima si spegne, risucchiato in una stagione nera e melmosa, fatta di ingiustizia, vergogna, smarrimento, noncuranza, arroganza. Una stagione terribile, dove l’equivoco si trasforma in incubo e un assassino silenzioso uccide per sempre una parte del cuore di Lelio.
I fatti sono ormai storia: un’intercettazione telefonica male interpretata, accuse ignominiose, una detenzione che è un sopruso, un clamoroso errore giudiziario di cui ci si poteva rendere conto subito, ma che viene invece perpetuato lungo ventisette infiniti giorni di carcere. Il giudice Santino Mirabella definì l’arresto di Lelio “Un sequestro di Stato”.
Lelio è completamente innocente e viene liberato dopo ventisette giorni. Giorni di buio e angoscia. È un’esperienza inaccettabile, uno strappo alla sua dignità.
Termina il suo manoscritto “L’Erotismo di Oberdan Baciro” che uscirà postumo nel 2012 da Einaudi. Continua a scrivere brevi racconti, apologhi, appunti sparsi e scalette per sceneggiature che usciranno nel 2016 in una raccolta “La Rabbia in Smoking”.
Nel 1975 conosce a Roma Rossana. Il 6 dicembre 1979 si sposano nel Municipio di Cerveteri. Resteranno accanto per 36 anni.
Nel 2008 Lelio torna a casa, nella sua amata Trieste, a Palazzo Pitteri, sei finestre su Piazza dell’Unità, il profumo del mare, uno stato di grazia che culmina nell’invito di partecipare al Festival di Sanremo. É il 2009, la giovane cantante Arisa va a Trieste a fargli sentire la canzone. A Lelio piace la personalità della cantante e il brano, che arrangia con il suo solito swing. Così il 19 febbraio 2009 Arisa si esibisce sul palco dell’Ariston accompagnata da Lelio al pianoforte ed è una standing ovation e vincono.
«Direi che meglio di così non poteva andarmi. Sono tornato a Trieste dopo sessant’anni, vivo in Piazza Unità d’Italia, la mia piazza più bella del mondo, parlo lo stesso dialetto che Italo Svevo insegnò a James Joyce. Adesso basta, meglio di così la mia vita non poteva essere.»
Il 15 agosto 2009, nella sua città, Lelio ritorna a suonare in sestetto per un ultimo concerto proprio nella sua Piazza dell’Unità. Ci lascia l’8 luglio 2010. Lelio Luttazzi si iscrive come Autore Musica alla Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori) nel 1943 – Come Compositore nel 1945 – Dor Autore nel 1955.
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